Passano tre mesi di silenzio, arriva giugno ma i problemi permangono...
5/6/1943 (Bepi a Nina)
Cara Nina
Ho ricevuto oggi dalle tue mani una letterina con il ritorno di tutti i soldi da me risparmiati.
Io qualche parolina te lo già detta a voce, ma però voglio terminare il discorso per iscritto.
Quando ti lasciai feci tutta la strada con le lacrime agli occhi ma questo per te, e come tutte le altre donne non ha mai importanza. Ma non credere che mi dispiacia l’asciarti, tanto ormai riconosco con che ragazza ho a che fare.
Sono rimasta anche troppo sacrificata ai detto! Ma forse ai ragione, vai pure dal tuo Gustavo o dal tuo Gigio
forse ti daranno un po’ più di libertà di quella che ti ho finora dato io, forse avranno anche più soldi di quelli che ho io e più di una volta alla settimana andrai al cinema S. Marco o al Rossini nei posti signorili come ti piace andare molto. Non credere che io faccia questo perché tu ritorni a me, perché io non ho nemmeno la minima idea di ritornarti appresso, dopo a che ho visto fino al punto che rivi appena si litiga.
Ai ragione Nina, divertiti e non sarò certo io che rovinerò tutta la tua felicità ficino al tuo Gustavo, che pensi sempre anche quando noi andavamo via contenti.
Ma non aver paura per questo perché io non mi allontanerò soltanto da tè, ma anche dai miei genitori,per cercare al più possibile di non vedere più nessuno.
In quanto a mio fratello sta pure tranquilla che oggi stesso saprò farmi obbedire una volta per sempre.
Il più presto possibile avrai di ritorno tutta la tua roba che cosi potrai fare qualche altro regalo senza spendere soldi.
Per il momento non mi resta che salutari augurandoti di nuovo felice bene.
Siate felici: non sarò geloso pensando di averti perduta per sempre.
Beppi
12/6/1943 (Bepi a Nina)
Mia carissima Nina
Se ti scrivo questa mia lettera non faccio per gelosia e neppure per l’asciarti, soltanto vorrei pregarti che tu prenda una decisione e sarebbe:
I che tu cerca di comprendere il mio temperamento e di fare il possibile per potere andare d’accordo.
II di non domandare sempre l’impossibile e quello che non posso fare
III ed infine di non essere tanto capricciosa e di prendermi sempre per un tuo passatempo, perché infine io sono un maschio e per questo devo comportarmi da uomo, come fossi un padre.
Io ormai capisco il tuo amore, mi vuoi bene? mi ami? e allora perché fai sempre questo? mi prendi come fossi un estraneo.
Io non so capire in tutto questo quale sia il vero amore fra noi due, Perché noi non cerchiamo di essere sempre felici? Perché non pensiamo al nostro avvenire? Perché non possiamo andare d’accordo? Queste sono le domande che io faccio quando litighiamo.
In tutto questo io voglio in tè tutte le risposte giuste e precise come può dare la donna veramente amata, come vedi nel nostro temperamento tutti e due noi vogliamo comandare, ma l’uomo per quanto sia innamorato non potrà mai essere preso in giro o restare alle proprie disposizioni di una donna, io ti amo, ti voglio bene, ma questo il mio carettere per dirti francamente domanda tutto il contrario che tu credi, io mia cara Nina non potrò mai restarti fedele fino a chè tù non mi dirai sinceramente fino a chè punto vorresti che io arrivassi per poterti obbidire e restare sempre a tua disposizione.
Io in tutto questo non ho la minima intenzione di restare alla tua disposizione e se per caso avresti preso una giusta decisione ti prego di avvertirmelo al più presto.
Vorrei avvertirti delle altre mie dicisioni ma te le dirò a voce.
Per il momento non mi resta altro che salutarti, sperando che tù ritorni fedele e resti sempre vicino a mè, caso contrario ti auguro una nuova vita.
Aspetto con ansia la tua decisione sperando che tu accetti di restare sempre a me fedele.
Tuo aff.mo ed amato
Bepi
N.B. Io qui nel mio cassetto ho una lettera che ti darò dopo un mese nel nostro distacco assieme al portaglio al portasigarette e tutti i regali da te fattemi.
Questa lettera che ti darò dirà tutto il mio amore verso di tè, e come ho sopportato il tuo temperamento.
Sperando che io non possa mai consegnarti questa lettera fino al giorno del nostro matrimonio che avrei molto piacere di farlo assieme a tè di nuovo invio i miei più sinceri saluti e auguri
Tuo per sempre
Bepi
N.B. Queste parole le ho scritte essendo ubiaco ma però ti faccio presente che sono parole pensate
Bepi
14/6/1943 (Bepi a Nina)
Carissima Nina
Ho visto in questi gironi che tù proprio non ti interessa se io ho litigato con tè, e mi sono abbastanza distaccato, ormai questo è un segno che tù proprio non mi vuoi veramente bene e che io non ti interesso altro.
Giorni or sono, ti scrissi una lettera e ora posso avvertirti che quella lettera la puoi pure stracciare, senza pensarci molto sopra, tanto più che l’ò scritta in un momento ch’era ubriaco e non sapevo quello che facevo, ma ora voglio spiegarti preciso come io la intendevo.
Io volevo solo domandarti, avendo poi una risposta sincera, se tu vorresti restare sempre a mè vicino, però ad una condizione che tu mi ascolti e di fare tutto quello che io voglio, in una parola, che tu resti sempre a mia disposizione.
Solo così noi potremo andare d’accordo.
Se per caso sei al contrario di queste condizioni ti prego di farmelo presente al più presto, se accetti sarà meglio per tè, perché ricordati che io ho già scelto la mia nuova via.
Dunque pensaci bene e rispondimi.
Per il momento non ho altro da dirti, ed in tale attesa sperando che sia una bella risposta ti invio i miei più distinti saluti.
Tuo aff. Mo
Bepi
N.B. Se io ho preso questa decisione da un momento all’altro, ricordati che l’ho fatto soltanto perché sono stanco di dover vederci sempre in litigio.
Però non lo faccio soltanto per mè, ma anche per le persone che ci ridono dietro.
Ho visto che io non potrò mai restare sempre sotto i tuoi comandi e perciò ti faccio presente di nuovo che prima di legarti (parola cancellata) unirti per sempre vicino a mè ti do il tempo necessario per pensarci.
Attendo con ansia un tuo cenno di risposta
di nuovo
Bepi
Ricordati: “Oh sempre Oh mai”
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